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Come scegliere i diffusori più adatti alla dimensione del Vostro ambiente?

La selezione degli altoparlanti in base alle dimensioni della sala d’ascolto ha un impatto sostanziale sulla qualità del suono che alla fine otterremo con il loro utilizzo. Potrebbe sembrare che il problema sia semplice: i piccoli altoparlanti da scaffale sono adatti per le piccole stanze e gli altoparlanti da pavimento per quelle più grandi. Tuttavia, non è del tutto così ovvio, perché dovrebbero essere presi in considerazione anche ulteriori fattori. A parte l’importanza data dalla tipologia di ambiente nel quale i diffusori si troveranno ad operare, non possiamo non citare le abitudini d’ascolto, il sistema all’interno del quale i diffusori verranno inseriti (sistema stereo due canali, con presenza di subwoofer, oppure multicanale).

Contenuto: Come scegliere i diffusori più adatti al proprio ambiente?

  1. Che diffusori per l’ambiente living, oppure altro ambiente dell’edificio?
  2. Altoparlanti e dimensioni della stanza
  3. Subwoofer come rinforzo in gamma bassa
  4. Capacità, forma ed acustica della stanza
Indiana Line Tesi 661

Come scegliere Indiana Line dipende dalle dimensioni della stanza?

Come scegliere gli altoparlanti a seconda delle dimensioni della stanza? Sfortunatamente, questa non è una questione ovvia. La scelta degli altoparlanti per una specifica stanza d’ascolto, ad esempio un soggiorno domestico, è un fattore estremamente importante in termini di suono finale di un sistema audio. La scelta degli altoparlanti – diffusori da pavimento o da scaffale – dipenderà, tra l’altro, dalle dimensioni della stanza in cui devono lavorare, così come dal livello sonoro al quale vorremo riprodurre la musica. Quindi anche l’efficienza del diffusore rivestirà una importanza notevole.

Anche la questione finanziaria è importante, cioè la cifra che possiamo spendere per un impianto stereo o home theater. Mentre in un set stereo, destinato principalmente all’ascolto di musica, la selezione di una coppia di altoparlanti sarà più semplice, nel caso di un home theater, dove utilizziamo anche un altoparlante centrale e altoparlanti per effetti (compresi quelli a soffitto), non è facile scegliere diffusori che siano adatti alle dimensioni della stanza di ascolto. Ad esempio, in un Sistema HT che supporta il Dolby Atmos sourround sound noi possiamo installare fino a quattro diffusori a soffitto. In ambienti di dimensioni ridotte due diffusori assolvono il compito a sufficienza.

Tutti gli altoparlanti passivi, indipendentemente dai loro parametri elettrici, hanno bisogno di un amplificatore di potenza appropriato per funzionare.

Gli altoparlanti da pavimento tradizionali sono solitamente caratterizzati da un’ampia risposta in frequenza, bassi forti e alta dinamica. A causa delle loro dimensioni e della collocazione all’interno della sala d’ascolto, sono anche uno degli elementi chiave del design degli interni, quindi dovrebbero esserne una decorazione, abbinandosi agli altri elementi degli interni, anche in termini di colori.

D’altra parte, gli altoparlanti da scaffale sono scelti volentieri per i sistemi stereo e home theater, non solo per il carattere del suono, ma anche per il loro posizionamento più facile. A causa delle dimensioni ridotte dei loro mobili, si distinguono per la grande rigidità, che si traduce in una minore distorsione e risonanze più deboli, perdendo in capacità di riprodurre i suoni più profondi.

Indiana Line Nota 240 X

Altoparlanti e dimensioni della stanza

Indipendentemente dal fatto che abbiamo a che fare con altoparlanti da pavimento o da scaffale di alta classe, è difficile dire a prima vista quale dimensione della stanza sarà migliore per un determinato modello. Insieme alla capacità / dimensioni della stanza, il fabbisogno energetico e anche l’acustica della stanza cambiano. Anche la distanza tra gli altoparlanti installati e l’ascoltatore sarà diversa, il che è importante non solo per la riproduzione del suono stereo, ma anche per il suono surround (ad esempio attraverso gli altoparlanti a soffitto). Maggiore è la distanza, più importante è il ruolo svolto dalle riflessioni sonore provenienti da singole pareti e soffitti.

È difficile definire in modo semplice le dimensioni della stanza per la quale i costruttori di altoparlanti progettano i loro modelli. Ciò è dovuto al fatto che non esiste una traduzione diretta di parametri come la dimensione dei driver e le loro membrane utilizzate, l’efficienza, la potenza o l’impedenza dell’altoparlante e per quale dimensione della stanza di ascolto un determinato modello sarà il migliore.

Verrebbe dato di pensare stanza piccola, diffusori piccoli, ma poiché la stanza, come detto, è solo uno dei fattori da tenere in considerazione, questa prassi non è una regola da consigliare o applicare pedissequamente.

Indiana Line Tesi 561

Stanze fino a 12 m2

Ci sono molti altoparlanti compatti adatti per piccole stanze sul mercato. Questi sono sia set passivi che set di altoparlanti attivi. Quindi scegliere gli altoparlanti per una piccola stanza non è facile. Noi raccomandiamo in particolare di rivolgersi a sistemi compatti di qualità delle serie Diva o Tesi.

Diva 252 e 262 sono perfette per ascoltare tutte le nuances contenute nelle registrazioni moderne. L’ampia risposta e la delicatezza del suono riprodotto dai componenti di questa serie ben si abbina ad ascolti raccolti e ravvicinati, energetici o riflessivi.

I bookshelves della serie Tesi, 241 e 261, sono più duttili ed indicati anche in caso di ascolto disimpegnato, sostituendo egregiamente i diffusori dei microsistemi. Avvicinando i diffusori alla parete di fondo si avrà, come per la serie Diva, un incremento della resa alle basse frequenze. Tesi 241 può essere utilmente utilizzata come speaker posteriore in un sistema multicanale. In un tale sistema audio surround, è anche possibile utilizzare l’altoparlante centrale Indiana Line Tesi 761, che sarà coerente nel design e nella timbrica con altri modelli della serie Tesi.

I satelliti della linea Nota 240, 250, 260 X possono essere una proposta interessante in caso di interni più piccoli. Un piccolo impianto stereo che utilizza questi altoparlanti da scaffale non solo avrà un bell’aspetto nella sala d’ascolto, ma fornirà anche un suono molto buono. Nota 240 X funzionerà, ad esempio, come sistema audio TV, ovviamente, in combinazione con un amplificatore appropriato, ma questi altoparlanti possono anche essere utilizzati come altoparlanti posteriori / effetti in un sistema home theater. Inoltre, il design del cabinet consente di appenderli al muro.

Un design unico nell’offerta Indiana Line è Tesi Q. E’ possibile installare questo modello nel muro o appenderlo (usando il contenitore in legno incluso nel set). Grazie a questo, non occuperà molto spazio e allo stesso tempo fornirà un suono di ottima qualità. Questo modello da installazione utilizza gli stessi componenti dei diffusori stand-alone della serie Tesi, garantendo un suono coerente con essi. Questo permette di utilizzare Tesi Q anche come diffusore per effetti in un sistema home theatre in combinazione con altri elementi della stessa serie, mantenendo la coerenza timbrica che riveste grande importanza nell’assemblaggio di un buon sistema multicanale.

Nelle stanze più piccole, è anche possibile utilizzare gli altoparlanti da soffitto Indiana Line RD 260 o RD 280 in alternativa o in combinazione con altoparlanti attivi compatti (di solito bidirezionali) e persino altoparlanti Bluetooth portatili (che elaborano l’intera gamma di frequenze acustiche, il più delle volte utilizzando un altoparlante full-range). Nei sistemi multiroom, in stanze come un bagno o una sala, gli RD 260 o RD 280 possono essere utilizzati per creare un sottofondo musicale.

Indiana Line Tesi 241

Stanze fino a 15 m2 – quale diffusore scegliere?

In spazi ristretti nei quali è difficile riuscire ad inserire i diffusori, e le distanze tra essi e l’ascoltatore sono ridotte, I diffusori da stand compatti potrebbero essere la soluzione migliore, in quanto sarà sempre possible trovare il modo di posizionarli, che sia su base dedicata, o dentro mobili di arredo-librerie o appesi al muro.

Al vertice di questa categoria troviamo le Indiana Line Diva 262. Questi performanti diffusori sono in grado di rendere in maniera ottimale già con volumi che non superino i 15m2. Sono dei diffusori reflex, con accordi posto frontalmente, permettendo posizionamenti aderenti al muro posteriore, o inserimento in librerie. Il loro design due vie è caratterizzato da un cono dei bassi in Curv, materiale che in combinazione con il tweeter di alta qualità permette si ottenere un suono pulito e raffinato a tutte le frequenze. La sorellina Diva 252 è in grado di figurare altrettanto bene, seppure in scala ridotta.

Altra proposta dal nostro catalogo sono le Indiana Line Tesi 261, che si inseriscono alla perfezione in qualunque ambiente. Anch’essa è fornita di accordo reflex frontale, che facilita il posizionamento. Ovunque non ci sia spazio per un diffusore da pavimento, questo modello opererà senza far rimpiangere alcunchè.

Sempre all’interno dell’offerta Indiana Line, merita attenzione la serie Nota a partire dal modello Nota 250 X, che utilizza il medesimo cabinet dal design classico di tutta linea, con i suoi pannelli elegantemente evidenziati dalla fascia cntrale nera che avvolge il diffusore mettendo in risalto la finitura legno leggermetne diamantata, che dà una gradevole sensazione di solidità e concretezza. Grazie a ciò, Nota 250 X insieme alle sorelle Nota 240 X e Nota 260 X permetteranno di ottenere un suono emozionante con grande dinamica.

Indiana Line Nota 250 X

Stanze fino a 20 m2 – diffusori da pavimento o da stand?

In stanze dale misure comprese tra 15-20 m², sarà più una questione di preferenze legate a diversi fattori soggettivi il propendere per l’una o l’altra soluzione.

Per rimanere all’interno del catalogo Diva, non vi è dubbio che oltre ai diffusori bookshelf si può prendere agevolmente in considerazione anche una coppia di Indiana Line Diva 552. Questo sistema a 2,5 vie con tweeter isolato dalle vibrazioni del cabinet possiede woofer con cono in polpa di cellulosa mentre il riproduttore dei mediobassi è equipaggiato dal cono in Curv che caratterizza tutta la linea, permettendo l’ottenimento del suono caldo e raffinato che viene riconosciuto a questa Serie.

Per rimanere tra I diffusori da pavimento, possiamo richiamare alla vosta attenzione le Indiana Line Tesi 561. Anch’essi a due vie e mezzo, anch’essi con reflex frontale, che favorisce l’inserimento anche a ridosso della parete di fondo. Al posto della finitura nero laccato abbiamo un elegantissimo vinile noce o rovere nero, molto moderno e attuale. Questo modello può essere collegato in biwirng o biamping, aumentandone la flessibilità.

Terza opzione è il diffusore Indiana Line Nota 550 X loudspeakers. E’ il solo diffusore della linea Nota a pavimento, si complete e fornisce un’alternativa ai diffusori da stand, qualora l’istallazione sia consentita dalle limitazioni intrinseche all’ambiente di ascolto. Il Progetto a 2 vie e mezzo in MDF con spessori e rinforzi adeguati ne fanno un protagonista nella fascia di appartenenza, grazie all’uso di altoparlanti di qualità perfettamente integrati grazie all’uso di un filtro crossover originale.

Per coloro che, pur avendo queste dimensioni già interessanti per l’ambiente d’ascolto, non sono in grado di inserire dei diffusori a pavimento, oppure preferiscono dei sistemi meno invasivi ma all’altezza come prestazioni, consigliamo di considerare i bookshelf delle rispettive linee

Indiana Line Tesi 661

Area fino a 25 m2 e i diffusori da pavimento

Se le stanze d’ascolto cominciano ad avere dimensioni ragguardevoli, magari in aggiunta ad ambienti trattati o assorbenti, è il caso di considerare diffusori caratterizzati da una sensibilità maggiore, in modo da riuscire a riempire l’ambiente stesso con sonorità e timbrica di soddisfazione. Non è tanto questione di pavimento o stand, qui occorre valutare l’insieme dei parametri in gioco, che vanno dalle abitudini di ascolto, alle potenze fornite dalle amplificazioni, le distanze di ascolto e i vincoli di installazione, non ultimo la presenza o meno di un subwoofer, solo per citare alcune situazioni che a volte vengono sottovalutate.

Un installatore professionista, di quelli ad esempio presenti nell’elenco dei rivenditori autorizzati presenti sul nostro sito, è in grado di aiutare in fase di selezione del componente migliore per l’uso richiesto. In ambienti di questa cubature sono in grado di esprimersi al meglio diffusori quali le Indiana Line Diva 660, modello top della attuale offerta di diffusori del marchio. Il loro progetto a tre vie, con doppio woofer, permette il solito suono raffinato ed elegante, ma in aggiunta con una autorità e fermezza nella riproduzione delle prime ottave in grado di rendere merito alle volumetrie in ambiente più estese.

Alternativa al suddetto modello potrebbe essere Indiana Line Tesi 661. Anch’essa a tre vie, anch’essa con accordo reflex posto inferiormente, che ne semplifica la installazione, grazie alla struttura rigida e alle ragguardevoli dimensioni potrà rendere omaggio alle incisioni che le verranno proposte.

Stanze oltre 25 m2

Nei living più grandi tipicamente sarà necessario rivolgersi a diffusori di grosse dimensioni da pavimento, a meno che non si sia soliti effettuare ascolti a basso volume o ravvicinati, nel qual caso anche i bookshelf sono ancora consigliabili, magari in unione ad uno o due subwoofer, che permetterebbero di ottenere comunque un sistema di elevate prestazioni. Quando grandi volumi entrano in gioco, è meglio rivolgersi a diffusori caratterizzati da una efficienza elevata, quali quelli Indiana Line.

Per grandi ambienti e elevate pressioni sonore si può anche prendere in considerazione i modelli Indiana Line DJ 308 o DJ 310, che, a scapito del nome, sono in grado di ben figurare anche in situazioni diverse dal puro „smanettamento”. Si tratta di due modelli a tre vie, con woofer di grande diametro, rispettivamente 230 e 275 mm. In combinazione con gli altri altoparlanti, permettono di ottenere un uono autorevole e potente. La loro peculiarità permette l’utilizzo anche in situazioni diverse dall’ambiente casalingo, come palestre, pub, attività commerciali ecc. Non ultimo, il design classico, quasi Vintage dei due modelli permette loro di non passare inosservati.

Indiana Line DJ 310

Subwoofer come basso addizionale

Nelle stanze più grandi, per non citare i sistemi home theater nei quali è mandatorio, uno o più woofer addizionali possono essere il giusto complemento ai diffusori utilizzati. Si tratta di woofer dotati di amplificazione propria, che incrementa significativamente la resa delle frequenze basse e la tenuta di tutto il sistema nel suo complesso.

Anche I subwoofer sono declinati in diversi modelli con diverse potenze in modo da poter essere interfacciati al meglio non solo col sistema utilizzato, ma soprattutto con l’ambiente nel quale si troveranno ad operare.

L’inserimento di un subwoofer da un lato è facilitato dal fatto che le frequenze che esso emette sono omnidirezionali, il che comporta che il subwoofer, se ben tarato, diventa insensibile al posizionamento, dall’altro è reso più complesso dal fatto che le basse frequenze eccitano o deprimono risonanze che possono essere utilizzate proficuamente per migliorare la resa, o esigere una cura particolare affinchè non la deprimano, e questo si ottiene attraverso ascolti ripetuti di brani conosciuti e ricchi di basse frequenze. Il tutto compatibilmente con l’ambiente d’ascolto e le soluzioni che ci permette di adottare: vicino ad un angolo enfatizzeremo i bassi, ma ecciteremo più risonanze, al centro di una parete avremo un basso più fermo, ma meno di impatto, e così via.

Per semplificare questo processo vengono in nostro aiuto le moderne elettroniche, specie multicanale, dove il sub è quasi sempre richiesto, che supportano sistemi di autocalibrazione dei componenti che permettono di integrare senza soluzione di continuità uno o più subwoofer nel sistema d’ascolto, e il sistema nell’ambiente. Se le elettroniche non supportano questi sistemi, basterà impiegare dei subwoofer dotati delle regolazioni necessarie, come avviene per i subwoofer Indiana Line, e con un po’di pazienza si ricreerà la condizione di lavoro ideale per essi.

Sopra I 30 m2 è consigliabile prendere in considerazione l’uso di due sub più piccoli, o uno di maggiori dimensioni. Non è importante che i sub siano identici, perché sub diversi ecciteranno risonanze diverse e si completeranno tra loro, per cui questa è una spesa che può essere affrontata in più tappe e solo se se ne sente la necessità

Indiana Line Basso

Volume, forma ed acustica dell’ambiente

Quando si parla di scelta degli altoparlanti per un determinato ambiente, tutte le considerazioni solitamente si limitano al volume da sonorizzare. Ma oltre alle due dimensioni base ed profondità è necessario considerare l’altezza alla quale è collocate il soffitto, e che gioca un ruolo importante quanto le altre due, sia per la distorsione che per la potenza da applicare per tramite dell’amplificazione.

Non solo la capacità della stanza, ma anche le proporzioni delle sue dimensioni individuali (compresa l’altezza) saranno importanti per il suono degli altoparlanti posizionati in essa. Nella letteratura professionale, puoi persino trovare linee guida speciali per le proporzioni menzionate. Una di queste “sezioni auree” è 1,85:1,5:1 (rispettivamente: lunghezza, larghezza e altezza). Supponendo che l’altezza media della stanza sia di circa 2,7 m, la dimensione ottimale sarà una stanza con pareti individuali di 5 e 4 metri (20 m2). È inoltre possibile soddisfare le linee guida tenendo conto delle dimensioni della stanza, in base alle quali il rapporto tra larghezza, lunghezza e altezza dovrebbe essere 1:1,25:3,2 per le stanze piccole (fino a 12 m2), 1:1,6: 2,5 per le stanze di medie dimensioni (fino a 20 m²) o 1:1,25:3,2 per i grandi spazi di ascolto (25 m² e oltre).

Tuttavia, queste sono solo alcune linee guida, perché la pratica dimostra che non esiste una ricetta chiara per un interno acusticamente perfetto. Soprattutto, tuttavia, nessuna delle dimensioni della stanza dovrebbe essere la stessa e non dovrebbero essere multipli l’una dell’altra.

Indiana line Tesi 261
Indiana Line Tesi 261

Prima di installare un impianto stereo (ad esempio per l’ascolto di musica) o un sistema home theater (progettato principalmente per guardare film), e abbiamo una scelta di due stanze diverse per un possibile utilizzo, vale la pena verificare quale sarà migliore in termini di proporzioni e acustica per i nostri set di altoparlanti.

Anche un sistema audio molto costoso, dotato degli altoparlanti più avanzati che forniscono un’ampia risposta in frequenza, ma collocato in una stanza non adatta ad esso, suonerà semplicemente nella media. Ecco perché vale la pena prestare attenzione a ciò che è nella nostra stanza d’ascolto. Elementi morbidi e in tessuto del design degli interni, come tappeti, tende o mobili imbottiti, assorbono il suono. Il loro corretto posizionamento è di fondamentale importanza qui. In molti casi, le proprietà acustiche della stanza possono essere regolate in modo significativo, ad esempio cambiando la posizione dei mobili o smorzando e assorbendo i tessuti.

Nella pratica di solito non è facile modificare le dimensioni delle singole pareti, e non è facile scendere a compromessi e concessioni con il design degli ambienti interni. Resta poi da correggere l’acustica della stanza con l’ausilio di appositi sistemi acustici che assorbono o diffondono i suoni riprodotti da audio e altoparlanti in un impianto stereo o home theater.

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